FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Castello di Masino - Credit: Marco Castagna © FAI - Fondo Ambiente Italiano

Eurojersey

a sostegno del

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EUROJERSEY #salvalacqua

EUROJERSEY anche quest’anno, sulla base di quanto avviato nel 2023 con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, rinnova la sua vicinanza e sostiene la sua campagna #salvalacqua a tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico nel campo del recupero, risparmio e riutilizzo delle acque attraverso un audit dedicato. In fase di rivalorizzazione dei suoi siti, l’impegno della Fondazione infatti è quello di poter ridurre del 20% al 2030 l’impronta idrica dei Beni di cui si prende cura, grazie ad una riduzione degli sprechi, all’utilizzo di acque non potabili per tutti gli usi possibili, e all’impiego di tecnologie storiche e innovative per il recupero delle acque meteoriche, delle acque grigie e per il loro riutilizzo.
Questo grazie a uno studio altamente efficiente che predilige il recupero degli antichi sistemi tradizionali, affiancato a soluzioni all’avanguardia nella ricerca. Il risultato di tale processo consentirà di realizzare un report con evidenze precise e un monitoraggio continuo che il FAI utilizzerà per predisporre una gestione più accurata della risorsa idrica e interventi di miglioramento nei Beni esaminati.

Villa Del Balbianello - Credit: Alessio Mesiano © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Palazzo e Giardini Moroni – Credit: Barbara Verduci © FAI - Fondo Ambiente Italiano

La campagna #salvalacqua 2024 ha, fra i diversi obiettivi, l’avvio dei lavori di efficientamento idrico della splendida Villa del Balbianello che dalla punta della piccola penisola boscosa di Lavedo, che si protende sul Lago di Como, si affaccia elegantemente su un ampio panorama che ne fa una delle più scenografiche dimore del Lario. L’audit dei consumi idrici condotti dal FAI coinvolge anche il Castello di Masino con il suo parco che da oltre mille anni domina la vasta piana del Canavese. E, certamente non ultimo, Palazzo Moroni a Bergamo, appartenuto alla famiglia Moroni sin dal 1646. In questo palazzo è eccezionalmente conservato nell’impianto originario: dagli interni al piano nobile ai giardini, estesi ai piedi della Rocca civica, tra terrazzamenti panoramici e un’area agricola – l’ortaglia – di circa due ettari.

I progetti della collaborazione