Lago di Penne

Dalla passione di alcuni giovani volontari, rapiti dal volo dei tantissimi uccelli che hanno eletto a dimora un piccolo lago artificiale incastonato tra le montagne dell’Abruzzo, è nata la Riserva naturale regionale “Lago di Penne”, che costituisce una delle oasi più importanti tra quelle gestite da WWF Italia.
Quella di Penne è “un’oasi inventata” dal momento che il lago, cuore dell’area protetta, è in realtà un bacino artificiale formato da uno sbarramento sul fiume Tavo. Tuttavia, nonostante lo sbarramento artificiale, l’area è diventata negli anni un esempio concreto di recupero ambientale: sono state ricostruite ampie fasce di vegetazione naturale, che ha favorito le condizioni per l’insediamento di particolari specie animali.  Si è creato un habitat favorevole alla sosta e nidificazione di molte specie di uccelli acquatici e in particolare si è insediata e ingrandita negli anni una colonia di nitticore (Nycticorax nycticorax), un piccolo airone ora anche simbolo dell’oasi, che rappresenta a Penne l’unica colonia abruzzese di questa specie.
Animale migratore che sverna a Sud del Sahara, come gran parte delle specie migratrici ha sofferto dell’alterazione delle aree umide a livello mediterraneo: è necessario assicurare luoghi tranquilli per la nidificazione, tutelare la vegetazione ripariale, fatta di canneti, salici, ontani e pioppi. La nitticora ha abitudini crepuscolari, si nutre di piccoli pesci e di anfibi, ma può cacciare anche insetti. In Europa sono stimate circa 50-70 mila coppie, di cui oltre il 30% localizzate in Italia.